The Children and the Ship of Tolerance
The children and the ship of tolerance
By Paolo Conti
Capalbio, the sails painted by students with a slogan of peace project supported by Jacaranda Falck.
In front of the “Ship of Tolerance”, his multicolored sails swelled by the wind of Capalbio, between the sea and the hinterland, comes to mind the famous phrase of Pablo Picasso: “All the children are born artists, the difficult thing is how to remain an artist once we grow up. ” The panels are rich in strong colors and slogans: “Everyone and a Genius!”, “We All Want It All,” “Love and Peace,” “Tolerance.” Blue sea, Capalbio castle, green trees, hearts, rainbows.
And the message contained in the installation work of the artists Ilya and Emilia Kabakov arrived on July 7 in the hills of Garavicchio in Capalbio, in the land of the estate much loved by the publisher Carlo Caracciolo and curated by his daughter and heir, Jacaranda Caracciolo Falck. She was with her son Alessandro Borghese to support the project, which was completed on Sunday with a large open-air festival open to the children, authors of the 60 sails square panels, next to the eccentric Tarot Garden, the magical work of Niki de Saint Phalle, born of the friendship of Carlo and Nicola Caracciolo with the French artist who disappeared in 2002, totaling 120,000 visitors every year. The big boat (8 tons of wood, 20 meters long, 6 meters wide and 13 high) was created in 2005 to communicate peace, warmth, exchange of cultures and has been installed in Venice, Miami, St. Moritz, Havana, Moscow, New York. Thousands of children have decorated it, responding to the walls raised by adults.
Now the “Ship of Tolerance” sails the sails at Capalbio after two months of a cultural event that Capiola Mayor Luigi Bellumori calls “extraordinary”: “300 children were involved directed by the school teacher, Anna Maria Carbone, who leads the school including Capalbio Manciano, and the teaching team. We have provided the kids the municipal gym for painting. An amassed and choral experience that united the children in their diversity of geographical origin ».
Very happy the president of the Niki de Saint Phalle Foundation, his nephew Bloum Cardenas: “It is a wonderful time for this place, it all corresponds to the spirit of Niki, a great artist who seemed fragile and managed to be alone in a fantastic company.”
The enthusiastic and also artist, Emilia Kabakov: “This place is magical, a unique atmosphere, there is the green of the sea and that of the countryside. I consider this installation a miracle… ”
Very pleased with the protagonist of Capalbio’s company, Jacaranda Caracciolo Falck: “I grew up seeing the building of the Tarot Garden and I’ve always been looking for something to talk to, to put another piece of contemporary art here in Maremma. When I met the “Ship of Tolerance” it was love at first sight. Art and openness, integration, never isolation. This art ship is an important testimony also here in Capalbio, after the controversy over immigrants. He has worked a lot of gcntc on the job. Another call to Niki, who wanted to use only local artisans for his Tarot Garden. ” Now the ship probably enters Palermo, which in 2018 hosts the 12th Manifesta, the biennial of nomadic art in Europe. And Kabakov, from October 18, will be the protagonists of a retrospective at Tate Modern in London. Thanks to the “Ship of Tolerance”, Capalbio has become a major world capital of contemporary art.
I bimbi e la nave della tolleranza
Capalbio, le vele dipinte dagli scolari con slogan di pace Progetto sostenuto da Jacaranda Falck.
Di Paolo Conti.
Di fronte alla «Ship of Tolerance», alle sue vele multicolori gonfiate dal vento di Capalbio, tra mare e entroterra, viene in mente la famosa frase di Pablo Picasso: «Tutti i bambini sono degli artisti nati, il difficile sta nel fatto di restarlo da grandi». I riquadri sono ricchi di tinte forti e slogan: «Ogni persona e un genio!», «Tutti noi ci vogliamo bene», «Love and peace», «Tolleranza ». Mari azzurri, il castello di Capalbio, alberi verdi, cuori, arcobaleni.
E il messaggio contenuto nell’opera installazione degli artisti Ilya ed Emilia Kabakov approdata il 7 luglio sulle colline di Garavicchio a Capalbio, nel terreno della tenuta molto amata dall’editore Carlo Caracciolo e ora curata da sua figlia, ed erede, Jacaranda Caracciolo Falck. E stata lei, col figlio Alessandro Borghese, a sostenere il progetto, concluso domenica scorsa con una grande festa campestre aperta ai bambini autori dei 60 riquadri, accanto all’onirico Giardino dei Tarocchi, magica opera di Niki de Saint Phalle, nato dall’amicizia di Carlo e Nicola Caracciolo con l’artista francese scomparsa nel 2002, e che totalizza ogni anno 120 mila visitatori. La grande barca (8 tonnellate di legno, 20 metri di lunghezza, larga 6 metri e alta 13) creata nel 2005 per comunicare pace, accoglienza, scambio tra culture e gia stata installata a Venezia, Miami, St. Moritz, l’ Avana, Mosca, New York. Migliaia di bimbi l’hanno decorata, rispondendo cosl ai muri alzati dagli adulti.
Ora la «Ship of Tolerance» ammaina le vele a Capalbio dopo due mesi di un’operazione culturale che il sindaco di Capalbio, Luigi Bellumori, definisce «straordinaria»: «Sono stati coinvolti 300 bambini fino alle medie, indirizzati dalla dirigente scolastica Anna Maria Carbone, che guida l’istituto scolastico comprensivo Capalbio Manciano, e dal corpo insegnante. Abbiamo messo a disposizione dei ragazzi la palestra comunale per dipingere. Un’esperienza aggregante e corale, che ha unito i bambini anche nelle loro diversita di provenienza geografica».
Molto felice la presidente della Fondazione Niki de Saint Phalle,, la nipote Bloum Cardenas: «E un momento meraviglioso per questo posto, tutto corrisponde allo spirito di Niki, una grande artista che sembrava fragile e invece riuscl da sola in un’impresa fantastica ». Ed entusiasta e anche l’artista, Emilia Kabakov: «Questo posto e magico, un’atmosfera unica, c’e il verde del mare e quello della campagna. Ritengo questa installazione un miracolo … ».
Molto soddisfatta la protagonista dell’impresa di Capalbio, Jacaranda Caracciolo Falck: «Sono cresciuta vedendo costruire il Giardino dei Tarocchi e ho sempre cercato qualcosa che potesse dialogarci, per inserire un altro pezzo di arte contemporanea qui in Maremma. Quando ho incontrato la “Ship of Tolerance” e stato amore a prima vista. L’arte e apertura, integrazione, mai isolamento. Questa nave d’arte rappresenta una testimonianza importante anche qui a Capalbio, dopo le polemiche sugli immigrati. Sull’opcra ha lavorato molta gcntc del posto. Un altro richiamo a Niki, che per il suo Giardino dei Tarocchi volle usare solo artigiani locali». Ora la nave probabilmente attracchera a Palermo, che nel 2018 ospitera la 12esima «Manifesta», la biennale d’arte nomade in Europa. E i Kabakov, dal 18 ottobre, saranno protagonisti di una retrospettiva alla Tate Modern di Londra. Grazie alla «Ship of Tolerance» Capalbio si e trasformata in una grandepiccola capitale mondiale dell’arte contemporanea.